Alberto Becca
- 24/01/2015 14:17:00
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Un sincero plauso per questi versi che sono "equivalenti" e anche meglio di un quadro un album di fotografie o a un film: attraverso la bigiotteria vengono alla memoria persone, situazioni, speranze, illusioni, velleità.. restano (tragicamente immobili) gli oggetti, rivestiti della polvere del tempo, incapaci di ribellarsi al loro destino inanimato. Estremamente vasto è anche lo spunto di riflessione sulla bigioteria come ornamento - abbellimento delle umane sembianze (a volte non proprio gradevoli !): poesia veloce nel suo incedere ma dai ritmi lentissimi, sognanti, eterei. Un (bellissimo) gioiello di poesia
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Nando
- 24/01/2015 09:18:00
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Nulla del desiderato di ieri, nulla del desiderato divenuto reale, sembra aver superato la prova del tempo, lesito meno infelice è la seta del ricordo, però opacizzata, quindi priva dello splendore che le apparterebbe come proprio specifico. Cè in questa poesia, come ancora in altre tue, il racconto esistenziale di tante umane vite, simili nelle loro disillusioni, eppure, paradossalmente, nei tuoi versi cè un anelito che riscatta loblio ed il perduto; proprio perché segni di unassenza, segni di unincompiutezza, rivelano questi segni lanelito di un desiderare ancora intero dentro, anche se il tempo ne ha modificato i tratti esteriori, rimpicciolendoli a riflessi in uno specchio dalbe interiori; specchio mai di miraggi, ma di verità umanissime. Cè chi ama moltissimo i tuoi versi, e credo abbia ragione ad amarli.
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